Morice, il bruto tozzo. Se Dino era il cuore, Morice era Juggernaut senza scrupoli. Il pezzo perfetto finale di un putrido ensemble. Era più simile a un Mike Tyson che non ce l'ha fatta. Il suo fallimento non lo ha solo trascinato nella sconfitta, ma si è esteso al colpire qualsiasi cosa si muovesse. Conor gli ha dato la direzione per incanalare il suo odio. Più di una volta, ha ripagato il debito della sua famiglia, di questo siamo certi.

 Quest'opera d'arte presenta una raffigurazione vivida e dinamica di un toro, ricca di simbolismo e motivi culturali. Il toro, creatura potente e spesso venerata in molte culture, si erge maestoso su uno sfondo astratto e vibrante, che esplode in un caleidoscopio di colori. Le corna della creatura sono prominenti e decorate con motivi intricati, che ne accentuano l'imponente presenza.
 Il volto del toro è decorato con una varietà di simboli e motivi, ognuno dei quali potenzialmente racchiude un proprio significato e una propria storia. I suoi occhi sono ampi ed espressivi, inducendo l'osservatore in un senso di profonda contemplazione o meraviglia. L'uso di colori vivaci e contrastanti e di linee decise contribuisce all'energia dinamica dell'opera, evocando un senso di movimento e vita. Lo sfondo, sebbene astratto, completa la figura centrale con la sua gamma di forme e tonalità, creando un equilibrio armonioso all'interno della composizione. Quest'opera d'arte sembra celebrare la forza e lo spirito del toro, invitando al contempo gli spettatori a esplorare i significati più profondi e le narrazioni culturali racchiuse nelle sue immagini vibranti.